Cinque consiglieri comunali di Nicosia chiedono una riduzione delle tariffe sull’acqua

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I consiglieri comunali Domenico Scavuzzo, Sigismundo Li Volsi, Lidia Messina, Luciana Spedale e Antonio Allegra Filosico hanno presentato una proposta di delibera in consiglio comunale per rideterminare la quota capitale prelevata dalla tariffa del Servizio Idrico Integrato (SII) dell’ATI di Enna. La proposta è stata avanzata in risposta alle crescenti preoccupazioni per l’impatto economico sulle famiglie della provincia di Enna, una delle più disagiate a livello nazionale.

Il documento sottolinea come l’Accordo di Programma Quadro (APQ) del 2005 abbia previsto un sostegno finanziario per mitigare l’impatto degli investimenti necessari per migliorare le infrastrutture idriche. Tuttavia, la quota di compartecipazione pubblica, fissata al 69%, è stata integrata da un 31% derivante direttamente dalle tariffe pagate dai cittadini. Tale sistema, inizialmente pensato per garantire l’efficienza degli interventi, si è rivelato insostenibile a causa della riduzione dei consumi d’acqua, che sono passati da 8 milioni di metri cubi a 6,9 milioni all’anno.

Nella richiesta di delibera i consiglieri comunali fanno notare che, nonostante la recente assegnazione di un finanziamento pubblico di 58 milioni di euro attraverso il PON Infrastrutture e Reti 2014-2020, la quota capitale ancora a carico della tariffa risulta insostenibile, soprattutto in un momento in cui il territorio ennese è tra i più disagiati e poveri d’Italia.

I consiglieri evidenziano come, a differenza di altre realtà limitrofe, come Agrigento e Caltanissetta, che hanno beneficiato di politiche regionali più vantaggiose, la popolazione di Enna continui a pagare la tariffa più alta d’Italia. In questo contesto, essi chiedono al presidente della Regione siciliana di intervenire con urgenza per ridurre la quota di compartecipazione dalla tariffa dal 31% all’1,82%, trasferendo così l’onere finanziario dalle famiglie al bilancio regionale. Questa richiesta mira a garantire l’attuazione del Piano degli Investimenti, inclusi gli interventi per il contrasto delle perdite idriche, senza un eccessivo impatto sulla popolazione.

La delibera, una volta approvata dal consiglio comunale di Nicosia, sarà trasmessa al presidente della Regione siciliana, all’Assessore regionale competente e alla deputazione regionale della provincia di Enna per un esame approfondito e una rapida azione. I consiglieri sperano che questo passo possa portare a un riequilibrio delle tariffe, rendendole più sostenibili per una popolazione già duramente provata dalla crisi economica.


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