A Nicosia dibattito acceso tra Comune e Confcommercio sul possibile aumento della TARI – VIDEO

Confcommercio Nicosia gestione rifiuti
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L’approvazione del Piano Economico Finanziario (PEF) 2024-2025 per la gestione dei rifiuti nel Comune di Nicosia, avvenuta il 24 giugno in consiglio comunale con un aumento del 4%, ha scatenato una forte reazione da parte della Confcommercio di Nicosia, che ha chiesto un immediato confronto con gli amministratori e i consiglieri comunali.

Il confronto, avvenuto nella serata del 1° luglio in aula consiliare, ha visto la partecipazione del presidente della Confcommercio di Nicosia, Antonio Insinga, il quale ha richiesto ai rappresentanti politici di trovare una soluzione che non gravi ulteriormente sulle tasche dei commercianti, già provati dalla recente crisi idrica e da altri fattori economici.

Il sindaco Luigi Bonelli, nel suo intervento, ha proposto un incontro tra i rappresentanti della Confcommercio e la commissione consiliare bilancio per definire insieme le tariffe commerciali della TARI. Ha sottolineato che l’aumento del 4% è dovuto per legge e che la bocciatura della gestione in house avrebbe evitato tale incremento.

L’assessore Nando Zappia ha spiegato che l’aumento è legato all’adeguamento del contratto con la ditta che gestisce i rifiuti da dieci anni, precisando che tale incremento non sarebbe stato necessario se la gestione fosse stata affidata a un’azienda costituita dal comune. A conferma di ciò, ha citato l’esempio del Comune di Troina, dove l’aumento non è avvenuto.

Il consigliere comunale Francesco La Giglia ha contestato la gestione in house, attribuendosi il merito di aver bocciato quello che ha definito un “carrozzone clientelare” ed ha accusato il sindaco e gli assessori di mentire. Ha proposto di ritirare in autotutela la delibera approvata il 24 giugno.

Il vice sindaco Annamaria Gemmellaro ha illustrato come è composta la tariffa TARI, specificando che il costo fisso di circa 1.400.000 euro è dovuto alla ditta che gestisce il servizio e che l’aumento del 4% è obbligatorio per legge. Ha suggerito alla Confcommercio di dotarsi di un consulente per analizzare il piano e verificare la veridicità delle affermazioni fatte dalla maggioranza.

Il consigliere Antonio Pagliazzo ha condiviso le critiche di La Giglia sulla gestione in house, ritenendo che avrebbe creato solo costi aggiuntivi per i cittadini. Il presidente del consiglio comunale, Sigismundo Li Volsi, pur difendendo la scelta di bocciare la gestione in house, ha aperto a un nuovo confronto approfondito sul tema.

Il consigliere di maggioranza Pino Bonelli ha difeso l’approvazione del PEF da parte del suo gruppo di maggioranza ed ha avvertito che la mancata approvazione senza l’aumento avrebbe portato a un disequilibrio di bilancio, con un intervento commissariale e un incremento ancora maggiore delle tariffe. Ha ribadito che con la gestione in house tali aumenti non sarebbero stati necessari.

In conclusione, la Confcommercio di Nicosia continuerà a confrontarsi con l’amministrazione comunale per mitigare l’impatto delle nuove tariffe TARI sui commercianti, cercando un dialogo costruttivo per trovare soluzioni condivise.


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