ROMA (ITALPRESS) – Il voto per le elezioni europee “l’ho definito un referendum su due modelli di Europa, perchè abbiamo l’occasione storica di voltare definitivamente pagina rispetto alle scelte sbagliate che abbiamo visto in questi anni”.
Così il premier Giorgia Meloni, in un’intervista a Open.
“Siamo alla vigilia di un voto decisivo, nel quale i cittadini italiani ed europei saranno chiamati a scegliere tra due modelli d’Europa”, spiega. “Da una parte, un super-stato burocratico che pretende di regolamentare ogni aspetto della nostra vita e che è nemico delle specificità nazionali. Dall’altra, un’Europa consapevole di sè stessa e della sua proiezione geopolitica, che concentra le sue risorse sulle materie nelle quali può dare un valore aggiunto, a partire dalla politica estera e di sicurezza comune, e lascia tutto il resto alla sovranità delle Nazioni, nel rispetto del principio di sussidiarietà sancito dai trattati. Noi crediamo in questo secondo modello, e siamo convinti che sia il modello che meglio può rispondere a quel cambiamento d’epoca che stiamo vivendo”, sottolinea Meloni. “Vogliamo fare, cioè, esattamente quello che abbiamo fatto in Italia un anno e mezzo fa, ed esportare questo modello per la guida della futura Europa”, sottolinea. Quanto a possibili alleanze “con Marine Le Pen c’è sempre stata stima, e rispetto reciproco. Ci sono naturali punti in comune tra noi come tra molte altre forze della destra e del centrodestra europeo. Sintonie su cui dobbiamo lavorare per creare una reale alternativa alla sinistra. Per il resto, come ovvio fin dalla nascita di FdI, non mi alleerei mai con la sinistra”.
(ITALPRESS).
– Foto: ufficio stampa Palazzo Chigi –
Così il premier Giorgia Meloni, in un’intervista a Open.
“Siamo alla vigilia di un voto decisivo, nel quale i cittadini italiani ed europei saranno chiamati a scegliere tra due modelli d’Europa”, spiega. “Da una parte, un super-stato burocratico che pretende di regolamentare ogni aspetto della nostra vita e che è nemico delle specificità nazionali. Dall’altra, un’Europa consapevole di sè stessa e della sua proiezione geopolitica, che concentra le sue risorse sulle materie nelle quali può dare un valore aggiunto, a partire dalla politica estera e di sicurezza comune, e lascia tutto il resto alla sovranità delle Nazioni, nel rispetto del principio di sussidiarietà sancito dai trattati. Noi crediamo in questo secondo modello, e siamo convinti che sia il modello che meglio può rispondere a quel cambiamento d’epoca che stiamo vivendo”, sottolinea Meloni. “Vogliamo fare, cioè, esattamente quello che abbiamo fatto in Italia un anno e mezzo fa, ed esportare questo modello per la guida della futura Europa”, sottolinea. Quanto a possibili alleanze “con Marine Le Pen c’è sempre stata stima, e rispetto reciproco. Ci sono naturali punti in comune tra noi come tra molte altre forze della destra e del centrodestra europeo. Sintonie su cui dobbiamo lavorare per creare una reale alternativa alla sinistra. Per il resto, come ovvio fin dalla nascita di FdI, non mi alleerei mai con la sinistra”.
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