L’artista nicosiano Maurizio Cannizzo realizza un’opera d’arte per la festività della Madonna della Lettera patrona di Messina

Maurizio Cannizzo Veloce Ascoltatrice 1
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In occasione della festività della Madonna della Lettera, patrona di Messina, l’artista nicosiano Maurizio Cannizzo ha realizzato una straordinaria effigie su tela della “Veloce Ascoltatrice” a Largo San Giacomo, nei pressi del Duomo. Cannizzo, presidente dei Madonnari di Sicilia, ha dedicato questa opera all’antica invocazione dei messinesi alla Beata Vergine Maria, madre di Gesù, riportata nell’immagine venerata nel baldacchino bronzeo dell’altare centrale della cattedrale.

Maurizio Cannizzo Veloce Ascoltatrice 2

La Tradizione della Madonna della Lettera

La storia della Madonna della Lettera, patrona di Messina, Palmi e Finale di Pollina, affonda le sue radici in un affascinante racconto. Secondo la tradizione, San Paolo giunse a Messina per predicare il Vangelo e trovò la popolazione disposta alla conversione. Quando Paolo si preparava a tornare in Palestina nel 42, alcuni messinesi decisero di accompagnarlo per conoscere la Madonna di persona. Portarono con sé una missiva in cui esprimevano la loro fede e chiedevano la protezione di Maria.

Maria accolse la delegazione e rispose con una lettera scritta in ebraico, legata con una ciocca dei suoi capelli. Tornati a Messina l’8 settembre del 42, i messinesi recarono la preziosa missiva in cui Maria lodava la loro fede e assicurava la sua protezione perpetua. La ciocca di capelli è ancora oggi custodita nel Duomo di Messina e viene esposta durante il Corpus Domini, incastonata in un piccolo galeone d’argento, simbolo della protezione della Madonna sulla città.

Nel 1647, suor Maria Roccaforte, monaca benedettina di Bivona, ebbe visioni della Vergine Maria e dell’Angelo Custode che confermarono l’autenticità della Lettera. Tuttavia, il culto della Madonna della Lettera si affermò nel 1716, grazie al monaco Gregorio Arena che portò a Messina una traduzione dall’arabo della lettera di Maria. Da allora, il 3 giugno è una data importante per Messina, con una processione affollata che celebra la patrona con il fercolo argenteo della Madonna.

La tradizione dei nomi Letterio e Letteria, diffusa a Messina e provincia, deriva proprio dal culto della Madonna della Lettera.

Il testo della lettera consegnata ai messinesi recita:

Umilissima serva di Dio, 

Madre di Gesù crocifisso, 

della tribù di Giuda, 

della stirpe di Davide, 

salute a tutti i messinesi 

e Benedizione di Dio Padre Onnipotente. 

Ci consta per pubblico strumento che voi tutti con fede grande 

avete a noi spedito Legati e Ambasciatori, 

confessando che il Nostro Figlio, 

generato da Dio sia Dio e uomo 

e che dopo la sua resurrezione salì al cielo: 

avendo voi conosciuta la via della verità 

per mezzo della predicazione di Paolo apostolo eletto 

per la qual cosa benediciamo voi e la vostra città 

della quale noi vogliamo essere perpetua protettrice. 

Da Gerusalemme 3 giugno anno 42 di Nostro Figlio. Indizione 1 luna XXVII”

La frase “Vos et ipsam Civitatem benedicimus” (“Benediciamo voi e la vostra Città”) è incisa alla base della stele della Madonnina sul braccio estremo del porto di Messina, un segno tangibile della protezione della Vergine sulla città.

Con la realizzazione dell’effigie della “Veloce Ascoltatrice”, Maurizio Cannizzo ha contribuito a mantenere viva una tradizione millenaria, rafforzando il legame tra i messinesi e la loro patrona. La città di Messina ha celebrato con devozione e partecipazione questa importante festività.


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