Presentato ieri alla Kore, durante un seminario al quale hanno partecipato molti studenti, un volume del noto sociologo Costantino Cipolla, dedicato alla figura di uno dei padri della Sociologia, Max Weber. Il libro si intitola “Versus Max Weber” ed è editato da Franco Angeli. Organizzatore della presentazione il sociologo, coordinatore del corso di laurea magistrale in “Scienze sociali per lo sviluppo sostenibile”, Sergio Severino. Presenti, in vece del rettore Francesco Tomaselli, assente per altri impegni istituzionali il prorettore Francesco Castelli. Per il Dipartimento di Scienze dell’Uomo e della Società ha dato il saluto il direttore Adriano Schimmenti. Si è susseguita una serie di autorevoli interventi: primo fra tutti , Giacomo Mulè, già preside della Facoltà, a seguire, il noto criminologo Nicola Malizia, le sociologhe Loredana Tallarita e Maria Fobert Veutro e il cultore Francesco Paolo Pinello. In collegamento da Roma, Ciro Sbailò già professore della Kore e adesso docente della Università degli Studi Internazionali di Roma. Ciascuno dei suddetti docenti ha prodotto interessanti interventi e ha chiuso i lavori Costantino Cipolla. Il comitato scientifico e organizzativo dell’evento, va ricordato è stato formato dai docenti Sergio Severino, Nicola Malizia e Giada Cascino. Presenti, inoltre, nel qualificato pubblico, diversi docenti. A fine lavori il professore Severino ci ha rilasciato una dichiarazione vertente sulle tematiche trattate e sul “perché” del seminario: “Alla presentazione del libro del mio amico e collega Costantino Cipolla, il Comitato scientifico e organizzativo ha ritenuto di dover accostare un Seminario su Max Weber, che è considerato uno dei padri della Sociologia e la cui paternità, condivisa tra Auguste Comte, Emile Durkheim, Montesquieu ed altri, gli viene riconosciuta sicuramente per i suoi scritti di “Metodologia della ricerca sociale”.“A tal proposito, ha proseguito l’ordinario di Sociologia Generale, in aggiunta agli altri contributi derivanti dalle opere di Max Weber e su Max Weber, durante il Seminario ho evidenziato una componente fondamentale e necessaria per l’analisi sociologica, ovvero, l’avalutatività del “buon” sociologo, nello svolgimento delle sue attività di ricerca sociale”. “Va ricordato – ha sottolineato, infine, l’accademico – che avalutabilità significa che tutte le fasi di un processo di ricerca, dall’individuazione di un problema, alla raccolta dei dati, all’interpretazione dei risultati, dovranno essere svolte senza l’attribuzione di alcun giudizio di valore da parte del sociologo e, aggiungerei, da parte di qualsiasi ricercatore impegnato nello studio delle scienze dell’uomo e della società”.
Mario Antonio Filippo Pio Pagaria
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