Marco Fiocco (direzione nazionale Confedercontribuenti): “Il governo non tocchi gli sgravi fiscali per il rientro dall’estero!”

Marco Fiocco
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Marco Fiocco è un giovane imprenditore, di 36 anni, con già all’attivo una quindicina di dipendenti distribuiti nel settore edilizio, nell’hospitality e nella consulenza strategica retail, e membro del consorzio “Iride Imprese Italia” di Catania.

Ha avuto diverse esperienze di studio a Milano e all’estero (Australia, Spagna, Francia e Corea) e si è laureato in Economia, Marketing e Comunicazione presso l’università Cattolica di Milano. Successivamente ha conseguito un master in Retail Management presso l’Istituto Marangoni di Milano.

Marco Fiocco
Marco Fiocco

Negli anni ha lavorato in diversi ambiti: all’Ufficio strategie commerciali della Bosch-Siemens a Milano, alla Direzione retail di Oviesse SPA, alla Hasbro presso la direzione commerciale.

Parla fluentemente tre lingue: inglese, francese e spagnolo.

Come membro della direzione di Confedercontribuenti ha voluto dire la sua sull’emigrazione giovanile:

L’emigrazione giovanile e la fuga dei migliori cervelli rappresenta una questione spinosa soprattutto per il sud Italia. Quasi tutti siamo stati costretti a lasciare la nostra terra per cercare lavoro altrove” dichiara Marco Fiocco di Confedercontribuenti.

Tutto ciò ha determinato un impoverimento sia in termini di ricchezza, sia di calo demografico dovuto allo spopolamento dei paesi dove i giovani sono sempre meno. Allo stato attuale la legislazione corrente prevede una tassazione dei redditi Esteri del 30% che il governo vorrebbe portare indiscriminatamente al 50%. A mio avviso ciò comporterebbe un ulteriore impoverimento di noi giovani già provati da anni di politiche economiche votate all’austerità.

Una eccezione sulla quale mi voglio soffermare riguarda la questione dei bonus fiscali, in particolare quelli edilizi sui quali ho iniziato la mia esperienza di imprenditore che tutt’ora mi permette di lavorare nella mia terra creando lavoro e dando da mangiare a tante persone che altrimenti sarebbero nella miseria più assoluta. L’attuale governo per scelta politica ha deciso di azzerarli completamente e sono sicuro che tra qualche mese ciò determinerà un calo del pil è una forte disoccupazione nel comparto edile per cui mi troverò sicuramente a dover licenziare dei padri di famiglia. L’edilizia è il motore dell’economia e pertanto credo che i bonus edilizi dovevano essere mantenuti seppure con maggiori controlli. Questo esecutivo dimostra di essere miope di fronte problemi dei cittadini attuando politiche economiche dell’austerità superate dai tempi attuali e non tenendo conto che il cambiamento del clima necessità di utilizzare edifici che siano meno inquinanti è più votate al green e all’ambiente”.

Infine, sono convinto che una buona politica debba puntare non solo sul green ma anche sulla natalità con forti investimenti affinché si fermi il processo di invecchiamento della popolazione e di spopolamento soprattutto al sud Italia”, conclude Fiocco.


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