Enna e Legnano unite nel nome del maestro Francesco Paolo Neglia

Francesco Paolo Neglia
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La 35° edizione del  Concorso internazionale “Francesco Paolo Neglia” è al giro di boa. Nella giornata di venerdì 8 settembre  prenderanno il via le prove dei finalisti che si contenderanno il podio del prestigioso premio (riservato a pianisti e cantanti lirici) che sarà reso noto nella giornata di domenica 10 settembre.

L’intera giornata di venerdì 8 settembre sarà dedicata al ricordo e alla celebrazione del M° Francesco Paolo Neglia, musicista e compositore nato ad Enna nel 1874 che trascorse l’ultima parte della sua vita a Legnano, dove fondò il prestigioso Liceo musicale Giuseppe Verdi.

Libro Neglia Laura FusaroLa figura di Francesco Paolo Neglia unisce quindi la città di Enna e quella di Legnano in un gemellaggio culturale che sarà  idealmente siglato venerdì 8 settembre alle ore 17.30 all’Urban Center di Enna dove si terrà l’incontro “Vita e opere del Maestro Neglia” al quale parteciperanno il sindaco di Enna Maurizio Dipietro, Lorenzo Radice e Guido Bragato, rispettivamente Primo cittadino ed Assessore alla cultura di Legnano, i musicologi Giuseppe Montemagno e Antonio Marcellino, e la scrittrice e docente Laura Fusaro, autrice di un volume dedicato a Francesco Paolo Neglia e intitolato “Maestro sul podio e nella vita” (Macchiore editore, 2020).

«La trentacinquesima edizione del Concorso internazionale – dice il sindaco Maurizio  Dipietro – è l’occasione per rendere i dovuti onori alla figura di Francesco Paolo Neglia, illustre musicista e compositore al quale la mia Amministrazione ha ritenuto opportuno tributare un importante riconoscimento avviando l’iter per l’intitolazione del Teatro comunale».

Il saggio di Laura Fusaro, da cui prenderà spunto la tavola rotonda,  racconta l’avventura musicale del maestro Francesco Paolo Neglia, noto direttore d’orchestra del primo ‘900.  Una ricostruzione sincera e appassionata del percorso umano e professionale del maestro di origini ennesi (1874-1932) e, in particolare, del suo autoesilio legnanese. Direttore d’orchestra di riconosciuto talento nella Germania nel primo Novecento, rientrato in Patria alla vigilia della Grande Guerra, Neglia fu vittima dell’indifferenza e della diffidenza dei connazionali, condannato dagli ambienti musicali dell’epoca a un’autentica “morte bianca”, della quale non seppe capacitarsi e che non poté

accettare. Nel ripercorrere l’ultima fase dell’esistenza di questo sfortunato musicista, Laura Fusaro

rievoca e documenta la ricca e multiforme attività da lui svolta in numerosi comuni dell’Alto milanese come direttore, compositore, didatta e imprenditore musicale, nonché la rete di relazioni significative da lui intessuta in un’area della Lombardia allora in pieno decollo industriale.

La giornata di venerdì terminerà alle ore 20.30 con lo spettacolo multimediale “Siciliae” di Camera Ensemble, formazione composta da alcuni studenti e neo laureati del Conservatorio Vincenzo Bellini di Catania di cui fanno parte Ornella Brunetto voce; Alessandro Strano piano e arrangiamenti; Giovanni Anastasio, Egle Denaro e Carlotta Cosentino violini; Valeria Strano viola; Alfredo Anastasio e Giulia Strano violoncelli; Francesco Scacco clarinetto; Giuliano Guglielmino oboe. Lo spettacolo proporrà una narrazione della Sicilia vista da poeti, cuntisti, scrittori e cantautori attraverso canti, musiche, immagini e parole.

Intanto ad Enna si continua a suonare, e non soltanto al Teatro Garibaldi, ma anche nelle scuole, nelle sedi di associazioni, nei locali del Comune e persino in alcune case private dove sono stati messi a disposizione dei concorrenti alcuni pianoforti. Con il Premio Neglia la musica è entrata a far parte della quotidianità: le note diffuse da un sistema di filodiffusione installato su via Roma rinfranca mente e spirito, i pianoforti risuonano al centro storico della città e passando davanti Palazzo Chiaramonte si possono anche origliare le prove  dei cantanti che si esercitano in sala Proserpina.

Francesco Paolo Neglia (Enna 1874 – Verbania 1932) era figlio di un violinista e di una insegnante elementare, da ragazzo suonava il violino nella cappella del duomo e nel teatro di Enna, oltre ad essere anche  primo trombone solista nella banda cittadina. Giovanissimo si fece notare come compositore, in particolare per alcune romanze divenute presto popolari. A vent’anni si trasferì a Palermo, dove si diplomò in violino, trombone e composizione.  Per qualche tempo si dedicò alla direzione d’orchestra, curando la concertazione di opere liriche in diversi teatri italiani. Nel 1901 si stabilì ad Amburgo dove ebbe successo come violinista e come insegnante di musica, tanto da fondare l’Akademisches Musik-Institut, dal 1908 rinominato Neglia Konservatorium, che nel giro di qualche anno superò il numero di 500 iscritti e aprì tre filiali (l’istituto divenne Deutsches Konservatorium dopo che il musicista italiano decise di rientrare in patria). Nel periodo amburghese svolse un’importante attività come direttore d’orchestra, con concerti in primarie città germaniche, alternandosi con Felix Weingartner sul podio dello Stadttheater.

Negli anni trascorsi in Germania compose gran parte delle sue opere sinfoniche. Di particolare importanza la seconda Sinfonia con coro, detta «italo-tedesca» (o anche «L’emigrante»). Allo scoppio della prima guerra mondiale, rientrò in Italia, dove, nonostante l’interessamento di eminenti musicisti quali Marco Enrico Bossi, Giacomo Puccini e Richard Strauss, non riuscì ad affermarsi come compositore e direttore d’orchestra. Rientrato in Sicilia lavorò prima a Comune e poi come insegnante nelle scuole di ogni ordine e grado. Nel 1927 iniziò la stesura di Girifalco (ossia l’ultima avventura), operetta op. 44, mai rappresentata (Vetri, 2005-06, pp. 29-34). Nel 1929 fondò a Legnano il Liceo musicale Giuseppe Verdi, che diresse fino alla morte: il 31 luglio 1932.


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