Domenica 26 febbraio alle 18.30 presso l’aula consiliare del palazzo comunale verrà presentata dal Coordinamento associativo “La Casazza di Nicosia 2023”, giunta alla sesta edizione.
Dopo 165 anni una tradizione nicosiana veniva recuperata e andava in scena il 19 marzo 2016 la prima edizione di questa nuova Casazza di Nicosia, ottenendo immediatamente un ottimo successo di pubblico. Tanto che negli anni è cresciuta sempre di più, proponendo ogni anno novità e crescendo di popolarità in tutta la Sicilia. Nel 2017 L’assessorato regionale ai Beni culturali ha iscritto la “Rappresentazione sacra itinerante la Casazza di Nicosia” nel registro delle eredità immateriali della Sicilia ed esattamente nel libro delle celebrazioni delle feste e pratiche rituali. Solo la pandemia ha fatto saltare le due edizioni del 2020 e del 2021, ripresa però con successo ed entusiasmo nel 2022.
In queste edizioni moderne non è possibile proporre tutte le 36 scene descritte da don Santo De Luca nel 1810, ma come in una moderna serie televisiva, si proseguirà il racconto legando le nuove scene a quelle dell’anno precedente. Tra quelle proposte in questo 2023 senz’altro la più attesa sarà quella della crocifissione che ebbe grande successo nell’edizione 2018 e per questo motivo la location scelta dagli organizzatori sarà quella dell’orto dei Frati cappuccini di Nicosia e si svolgerà dal 31 marzo al 2 aprile, anticipando come da tradizione le celebrazioni della Settimana Santa.
Le “Casazze” sono processioni figurate, con personaggi in costume divisi in gruppi simboleggianti episodi dell’Antico e del Nuovo Testamento, fra le varie Casazze in Sicilia, quella di Nicosia era probabilmente la più grandiosa.
L’antica Casazza di Nicosia era una rappresentazione sacra itinerante del Vecchio e del Nuovo Testamento eseguita durante la Settimana Santa, la processione durava circa 12 ore, partiva dalla chiesa di San Calogero e si dirigeva, attraverso le vie del paese, verso quella di San Francesco di Paola, sostando in piazzette che consentivano di recitare le diverse parti la conclusione avveniva nell’attuale Piazza Garibaldi dove si rappresentava la crocifissione, la morte e la sepoltura di Gesù. Le cronache dell’epoca riferiscono che assistevano a queste rappresentazioni anche 15000 persone e oltre un migliaio erano i figuranti che vi partecipavano vestiti con abiti ricchi e sfarzosi.
Una delle più solenni rappresentazioni avvenne nel marzo del 1810, ai giorni nostri se ne è avuta conoscenza grazie anche alla cronaca del Protonotaro Apostolico della chiesa di San Nicolò don Santo De Luca che ne fornì una dettagliata descrizione, ripresa ai giorni nostri nel libro curato da Giovanni D’Urso e Salvatore Lo Pinzino “La Casazza di Nicosia”.
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