ROMA (ITALPRESS) – “Nonostante i rischi che restano al ribasso e un outlook in peggioramento, penso che non ci sia molto da preoccuparsi per l’Italia”. Così il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, in una conversazione ospitata dall’Omfif. La crescita del Pil del terzo trimestre, che nella “stima provvisoria” evidenzia un rafforzamento dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti, migliore delle attese, potrebbe avere un effetto trascinamento e quindi un impatto positivo sulle stime per il 2023, ha spiegato. Visco ha ricordato i due scenari del bollettino di Bankitalia, che “sono stati presentati prima dei dati del terzo trimestre, che si traducono meccanicamente in un effetto trascinamento un pò più alto sul prossimo anno”.
Il governatore ha sottolineato anche come “il rapporto debito/Pil dell’Italia continua a migliorare. Nel prossimo triennio, il rapporto debito/Pil dovrebbe continuare a diminuire, anche se probabilmente in misura maggiore a ritmo moderato”.
Inoltre, “i costi dell’inflazione richiedono un intervento deciso della politica monetaria, volto a scongiurare il pericolo di disancoraggio delle aspettative e di innescare una spirale tra prezzi e salari che amplificherebbe gli effetti negativi sulle nostre economie dovuti all’incertezza geopolitica e alla crisi energetica, e aumentarne la durata”.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-
Il governatore ha sottolineato anche come “il rapporto debito/Pil dell’Italia continua a migliorare. Nel prossimo triennio, il rapporto debito/Pil dovrebbe continuare a diminuire, anche se probabilmente in misura maggiore a ritmo moderato”.
Inoltre, “i costi dell’inflazione richiedono un intervento deciso della politica monetaria, volto a scongiurare il pericolo di disancoraggio delle aspettative e di innescare una spirale tra prezzi e salari che amplificherebbe gli effetti negativi sulle nostre economie dovuti all’incertezza geopolitica e alla crisi energetica, e aumentarne la durata”.
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