Il consiglio dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia esprime viva preoccupazione per il caso della collega Pierelisa Rizzo di Enna, querelata da don Giuseppe Rugolo per avere riportato nel suo profilo Facebook una conversazione agli atti del processo nel quale il sacerdote è accusato di reati sessuali. Don Rugolo ha chiesto tramite i suoi legali il sequestro preventivo del profilo Facebook e dei dispositivi informatici della cronista.
Secondo il consiglio dell’Ordine, iniziative di questo genere rischiano di intralciare l’attività professionale della giornalista che riferisce atti e fatti di pubblico interesse. Il consiglio esprime anche la propria netta contrarietà rispetto alla richiesta di sequestro di pc, telefoni, tablet e pen drive: strumenti fondamentali per il lavoro giornalistico, che possono peraltro contenere dati sensibili anche in relazione al rapporto tra la cronista e le fonti.
La redazione di telenicosia.it esprime preoccupazione per la querela del sacerdote sotto processo a Enna nei confronti della nostra collega Pierelisa Rizzo, che lede la libertà di stampa ed il diritto di cronaca, confidiamo nella magistratura affinchè respinga le richieste degli avvocati e ristabilisca i diritti sanciti dalla Costituzione.
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